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Alessandro CAVALLI e Gianluca ARGENTIN
Giovani a scuola
Sottotitolo:
Un'indagine della Fondazione per la Scuola realizzata dall'Istituto Iard
Editore:
Collana della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo
pp. 336, € 25,00 978-88-15-11110-4 anno di pubblicazione 2007 in libreria dal 12/07/2007

La scuola italiana, oggi ancor più di un tempo, rappresenta una istituzione di frontiera rispetto ai mutamenti che attraversano la società, sospesa tra la necessità di trasmettere alle nuove generazioni i saperi e la cultura tradizionale e il bisogno non meno rilevante di mettere in grado i propri studenti di integrarsi efficacemente all'interno del mondo produttivo del futuro. Proprio questa sospensione tra presente e futuro e la sua fondamentale rilevanza strategica per i destini della società la pongono costantemente al centro del dibattito politico. I saggi presentati in questo volume si propongono di riconoscere ed interpretare le opinioni e i vissuti di una delle tipologie di attori fondamentali che costituiscono il sistema-scuola: gli studenti. Come vivono la scuola gli studenti italiani? Quali sono le attese che vengono riposte in essa? Quali le speranze per il futuro? E come sta cambiando la scuola dal loro punto di vista? Grazie a un'indagine rivolta agli studenti di scuola superiore di tutto il territorio nazionale, promossa dalla Fondazione per la Scuola e realizzata dall'Istituto Iard, viene offerto un approfondimento non solo sui percorsi scolastici degli intervistati, ma soprattutto sugli atteggiamenti, le valutazioni e le attese dei giovani rispetto a questo ambito relazionale e socializzativo centrale per la costruzione dell'identità individuale.

Alessandro Cavalli insegna Sociologia nell'Università di Pavia. Ha svolto e coordinato per l'Istituto Iard tutti i rapporti sulla condizione giovanile in Italia (Il Mulino, 1984, 1988, 1993, 1997, 2002) e le due indagini sugli insegnanti italiani (Il Mulino, 1992 e 2000).

Gianluca Argentin è responsabile per l'Istituto Iard dell'area Educazione e dell'area Nuove Tecnologie, ambiti nei quali ha curato diverse ricerche e pubblicazioni; sta frequentando il dottorato in Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca.

Paolo Ferri
LA SCUOLA DIGITALE
Sottotitolo:
Editore:
Bruno Mondadori, 2008
Brossura | pag. 179 Prezzo di copertina: Euro 12,50

La scuola sta cambiando. In tutta Europa le classi vengono abolite, nascono open-space e laboratori per i lavori di piccoli gruppi, la didattica trova nuove declinazioni nelle classi virtuali. Lo spazio fisico dell'apprendere e la tipologia di oggetti culturali che costituiscono il mix formativo si ridefiniscono sulle nuove opportunità offerte dalla tecnologia: Internet, iPod, lavagne digitali ed e-learning si affiancano alle lezioni frontali e ai libri, trasformando le modalità "gutenberghiane" dell'apprendimento. Attraverso la presentazione di una serie di esperienze europee e internazionali, questo saggio esplora il "megacambiamento" che il rapporto tra scuola, formazione e Information and Communication Technology sta generando. Un cambiamento che coinvolge tutti gli aspetti del sistema scuola e che supera di molto sia il problema della diffusione dei computer nelle classi sia quello dell'addestramento degli insegnanti all'uso, ponendo questioni che richiedono una risposta urgente dalle politiche scolastiche e formative.

BRATTI M., CHECCHI D., FILIPPIN A
Da dove vengono le competenze degli studenti?
Sottotitolo:
I divari territoriali nell'indagine OCSE PISA 2003
Editore:
"Collana della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo"
pp. 456, € 27,20 <b>in libreria dal 24/01/2008</b>

Com'è possibile che studenti apparentemente identici possiedano livelli di competenza molto diversificati? Muovendo da recenti ricerche sul tema, questo volume approfondisce le determinanti socio-economiche dei divari osservati a livello individuale e di territorio. E' infatti indubbio che il processo formativo, pur originandosi all'interno della famiglia, risente del contesto della scuola e del territorio di riferimento. Il problema è di particolare importanza per l'Italia, dove l'indagine Ocse Pisa condotta nel 2003 sugli studenti quindicenni segnala un divario nord-sud equivalente a quello esistente, per esempio, tra Finlandia e Grecia.