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Alcuni spunti del Seminario Internazionale “I dirigenti scolastici: funzioni, reclutamento, valutazione in Italia e in Europa” (seguiranno gli atti)

Giovedì, 22 Novembre 2012

Alcuni spunti del Seminario Internazionale “I dirigenti scolastici: funzioni, reclutamento, valutazione in Italia e in Europa” (seguiranno gli atti)

Il seminario internazionale “I dirigenti scolastici: funzioni, reclutamento, valutazione in Italia e in Europa” ha raccolto nella Sala della Comunicazione del Miur un pubblico di esperti, direttori ministeriali, presidi ed insegnanti e loro associazioni e organizzazioni sindacali, per un totale di più di cento partecipanti.

Sono stati gli esperti stranieri ad illustrare - nelle relazioni di apertura - le linee che tre grandi Paesi europei hanno tracciato per scegliere a chi affidare il compito delicato e decisivo di formare i dirigenti delle scuole di quei Paesi. 

Ecco in sintesi alcuni tratti salienti emersi dalle relazioni degli esperti stranieri:

 

"Per diventare Presidi in Francia - lo afferma in una intervista Claude Thelot già Presidente del "Haut Conseil del'évaluation de l'école" - bisogna fare 1 o 2 anni di vicariato con un Preside. Solo così  l'attitudine alla leadership viene messa alla prova, sul campo. È soltanto dopo questo tirocinio si potrà diventare dirigente".

 

"In Germania invece - secondo Burkhard Mielke (Presidente Onorario dell'Associazione Preside Renania-Westfalia) - i candidati alla dirigenza sono indicati da Commissioni regionali che sono deputate a selezionare gli idonei. Ma la decisione finale per la nomina di un Preside spetta al Consiglio di Amministrazione della Scuola composto per 1/3 da insegnanti, per un altro 1/3 dalle famiglie e per il restante dai rappresentanti degli studenti".

 

Infine in Gran Bretagna "gli organi di governo delle scuole hanno piena autonomia per decidere l’assunzione del preside che ritengono più idoneo nel loro contesto. A governare la scuola sono il Preside ed il Consiglio di Amministrazione che hanno piena facoltà di assumere gli insegnanti, gestire un budget prefissato complessivo senza vincolo di destinazione per le spese e di modificare, infine, l'organizzazione della scuola secondo le specifiche necessità che si presentano". Lo afferma Bill Jerman, del National College for School Leadership Associate (UK), il quale sottolinea come il preside oltre che manager sia soprattutto "un leader educativo che mira allo sviluppo professionale degli insegnanti". E ricorda come la scuola che il preside dirige " é sottoposta periodicamente ad una valutazione esterna da parte dell'OFSTED (Office for Standards in Education),valutazione che diviene pubblica per la comunità e per il ministero".

 

 

Saranno redatti, nei prossimi mesi, gli atti completi del seminario che come avviene di consuetudine saranno pubblicati e scaricabili su questo sito ed inviati gratuitamente in formato cartaceo agli appartenenti alle liste di distribuzione dell’Associazione TreeLLLe e della Fondazione per la Scuola.